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Antichi mestieri: il saper fare brianzolo

Noi abitanti della Brianza apparteniamo quindi, pregi e difetti, al gruppo milanese; abbiamo però due caratteristiche che ci distinguono dal resto della milanesità: siamo – per usare un termine di solito usato in dialetto - "paolotti", e siamo anche tendenzialmente degli artisti...Il nostro territorio è molto bello (anche qui si tratta di realtà obiettiva, non di retorica) ma essendo formato da colline non irrigabili ha sempre consentito soltanto un'agricoltura povera. I nostri vecchi hanno perciò cercato di supplire col lavoro artigianale, e in tale attività si sono fatti un nome soprattutto in determinate plaghe (Cantù, Meda, Lissone) con la lavorazione del legno, e in altre (Oggiono e in genere verso Lecco) con quella del ferro.
(E. Corti, Il cavallo rosso)

Uno dei grandi pregi del romanzo è indubbiamente quello di descrivere la società e la storia della Brianza attraverso la lunga tradizione dei mestieri, da quelli agricoli a quelli industriali. Noto in tutta Italia, e non solo, il "saper fare", lo spirito imprenditoriale brianzolo, ha reso grande oggi e nei secoli questa terra. Partendo dalle vicende dei protagonisti del romanzo, si propone un percorso alla scoperta di questa grande tradizione attraverso alcuni luoghi di archeologia industriale e altri che raccontano delle attività agricole e manifatturiere di un'intera epoca.

Le Tappe

Tappe Percorso Cavallo Rosso: Piazza, stazione e vetreria di Besana Brianza, Cascina Odosa e la fabbrica sul Lambro.
Tappe sul territorio: a Briosco il Mulino Ronchi Peregallo è ancora funzionante con l'energia idraulica del corso del Lambro; il Museo Civico "Carlo Verri" – Sezione Etnografica "Ca' Nova", a Biassono mostra come si lavorava e viveva in una grande cascina lombarda. Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza a Galbiate documenta la vita quotidiana delle classi popolari brianzole tra XIX e XX sec. A Verano Brianza si osserva ancora la Valle dei Mulini lungo il Lambro, dediti alla lavorazione della lana. Un altro luogo di archeologia industriale è la Fornace Artistica Riva, nella frazione Fornaci (Briosco).

guarda la tappa Mulino Ronchi Peregallo Via dei Mulini, 4, Briosco.
Dei numerosi mulini che, fin dall'epoca medievale, occupavano l'intera valle del Lambro, oggi ne sono sopravvissuti circa trenta. L'unico impianto oggi ancora funzionante è quello del Mulino Ronchi a Peregallo di Briosco, che si trova inserito in un antico complesso residenziale. Le due ruote sono state restaurate.

guarda la tappa Fornace Artistica Riva Via XI Febbraio, 12, Loc. Fornaci Briosco
Le fornaci, dove veniva lavorata l'argilla, erano presenti e diffuse in questo territorio fin dall'epoca romana. L'unica fornace ad essere sopravvissuta è la Fornace Artistica Riva, che produce oggetti in cotto lombardo seguendo l'antica tradizione artigianale. Si tratta inoltre di un luogo di incontro per artisti contemporanei che creano qui le loro opere.

museo civico verri Museo Civico "C. Verri" Via San Martino, 1, Biassono
Il museo ha una sezione etnografica, dove sono raccolti numerosi oggetti che testimoniano la storia, le tradizioni e gli antichi mestieri del territorio. La sezione archeologica conserva reperti trovati in scavi locali e provenienti da donazioni, una collezione numismatica e una sezione didattica.

MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza) MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza) Galbiate, loc. Camporeso
Museo etnografico che conserva più di 1500 oggetti appartenenti al passato della gente briantea. Un viaggio nella Brianza del secoli XIX e XX, attraverso gli strumenti degli antichi mestieri (bachicoltura, fienagione, allevamento...), fotografie, filmati. Il museo, che svolge anche attività di ricerca e di didattica, si trova nel nucleo rurale di Camporeso, che conserva ancora le tracce del suo impianto medievale.


Galleria

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